giovedì 16 giugno 2011

SOS crisi greca...entra in campo anche l'arcivescovo di Atene: "Temo che la situazione peggiori"

CITTA' DEL VATICANO, 16 GIU – ''Viviamo veramente una situazione molto difficile, perche' dall'entrata della Grecia nell'allora Mercato comune, e poi nell'Unione Europea, i nostri politici hanno sfruttato tutto il denaro che veniva dall'Europa comunitaria senza fare ciò che era previsto dalle direttive europee, cioè di aiutare lo sviluppo della nazione. Il popolo non ha avuto nulla''. Lo afferma in una intervista a Radio vaticana l'arcivescovo di Atene, Nicolas Foskolos.

Ancora oggi tra i greci, a giudizio dell'arcivescovo, ''la percentuale a favore dell' Unione Europea è più grande e forse si è avuta un'idea falsa dell' Unione europea. Per molti anni il popolo guardava l'Unione Europea come la 'mucca che dona il latte": si riceve il denaro senza far nulla''''. Alla domanda se veda una ''via d'uscita'' alla situazione greca o tema ''un'evoluzione ancora più critica'', mons. Foskolos risponde: ''Umanamente parlando vedo un'evoluzione più critica. Se non verranno prese misure più vere da parte dell'Unione Europea, purtroppo la Grecia ne diventerà una "colonia". Solo attraverso questa situazione la Grecia potrà uscire dalla difficoltà in cui si trova. Se saranno altri che decideranno per noi, come greco mi dispiacerebbe di questa soluzione. Ma forse sarebbe l'unica che ci potrebbe aiutare a uscire dalla situazione in cui ci troviamo''.

L'arcivescovo riferisce inoltre che negli ultimi mesi si sono rivolti alla Caritas non solo gli immigrati, ''ma anche molti greci, perche' non hanno da mangiare. Questo numero – spiega – aumenta di giorno in giorno. Le pensioni e le paghe mensili diminuiscono di valore e quelli che dovrebbero pagare, quelli che hanno rubato allo Stato, non pagano nulla fino ad adesso''.

16 giugno 2011

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